CROCIERA EGEO 19/25

 maggio 2007

Il relatore, da tempo afflitto da problematiche
esistenziali ed anagrafiche, non ha più la vivacità di un
tempo, cosicchè i ricordi più lucidi sono appannati:
vediamo comunque di rabberciare qualcosina.

Premetto che in ossequio alla riservatezza ed alla dignità
umana, mi limiterò ad indicare solo i nomi dei natanti e
delle località, magari storpiati, dato che vado a memoria.

Si parte!

19/5 sabato: Un confortevole bus, noleggiato a prezzo
ragionevole, accoglie i 25 vacanzieri (il ventiseiesimo
sarà raccattato ad Atene) e ci porta dolcemente fin sulla
porta della Malpensa dove, dopo lauta colazione,
cazzeggiamento e lunghi controlli, ci accoglie il capiente
ventre dell'aeromobile Easy Jet. Non precipitando, ci
ritroviamo ad Atene sotto un cielo uggioso, ingentilito
però dal sorriso di una bella ragazza che ci prende per
mano fino al catorcio che ci porterà all'imbarco.

Sotto pioggia vieppiù insistente ecco la squallida
Lavrion, con lo squallido molo, ove però sono attraccate
le nostre barche; naturalmente il miglior equipaggio
prende possesso dell'ammiraglia "Kimolos": tosto un
zelante nauta alza il vessillo della Marina da guerra
italiana..agli altri non restano che le dimesse Angheliki
ed Andreas II°....chek in.. acquisto di inusitate scorte
solide e liquide per la kambusa...insomma il solito
rituale dell'inizio crociera.

Di fronte alla voracità dei regatanti nulla può la
violenza degli elementi: sontuose portate sono ottimo
vitico per il ritiro nelle cabine.


20/5 domenica: ore 5,45.il cicaleccio della canterina
imbarcata ed un bel vento teso, invoglia ad armare
prestamente le barche..l'ammiraglia ha un attimo di
stallo, ma i subordinati la sbloccano con perizia.

Prese le misure dei vascelli, gli skippers mettono sotto
pressione gli equipaggi per regata fratricida...nel tardo
pomeriggio e nelle prospicenze della meta prefissata
Merika (Nisos Kitnos) ci perdiamo di vista, ma poi, dopo
laboriose manovre di atterraggio, nonostante il capiente
porto semideserto, ci ricompattiamo. Aperitivi, schiamazzi
all'italiana, visite culturali...alle 21 tavolata alla
Taverna Kantuni..la finirà in abbuffata, fiumi di retzina
e penose cante..il relatore ebbe, fra l'altro, la pessima
idea di storpiare una cover degli anni 60 lanciata dalla
Pravo (..ed Io.e Tu.e Lei.e Noi..); questo ritornello
raccolto prontamente dai maliziosi giovani guardiamarina
sarà il tormentone che sconterò per tutta la crociera.
Alla fine esausti, tutti orizzontali.

21/5 lunedì: Un bel sole ci sveglia tardivi, ma ci fà
apprezzare il biancoazzurro del paese, il verde intenso
della rada macchia e tutte le tonalità del grigio/marron
delle pietraie..Attesa la latitanza del vento, concordi si
opta per ancora in bella baia poco discosta: rigeneranti
bagni e generose pietanze cambusiere ci fanno sentire
seduti alla destra del Padre..E' l'ora di salpar e, come
esauditi da qualche ninfa dimorante, si alza una brezza
arrapante..scatta la competitività che porterà i tre
legni, in una entusiasmante cavalcata, fino al porto
principale di Nisos Serifos..banchine già testate, nessun
problema per attracco..I 26, dopo incoerente sciamar, si
ritovano nella stessa discreta taverna, per
reiterar gli adusti riti..Non contenti, sparuto manipolo
si intriga in un nigthbar, ammaliati da strani beveroni, a
guisa di naviganti ulissei in terra dei lotofagi.




22/5 martedì: Cielo plumbeo e mancanza di ventilazione,
convince il gruppo ad indugiare su colazioni tipo
nordeuropa; i più smaniosi si recano in arcaico
pellegrinaggio sulla Khora sovrastante la baia: una
manciata di cubetti bianchi come pascente gregge..animi
gentili adornano la poppa dell'Ammiraglia con vezzosi
fiorellini da campo..sentimenti non ancora inariditi..il
primo pomeriggio ci trova in mezzo all'Egeo con vele
ammosciate..chiacchiere vacue, sbocconcellamenti vari,
tedio..poi la scossa e si decide far tappa nella baia
canale che divide Dhespotiko da Andiparo...brutale
smotorata ed eccoci a calar l'ancora avvolti in uno
scenario suggestivo, sottolineato dalla rosea soffusione
del tramonto..Ma non si vive di sola estetica e già i
primi incursori sgommonano alla taverna, per preventivo e
prenotazioni. La scelta si rileverà azzaccata e ripagante
l'andirivieni dei tenders...Bella sala, strajosa di cibi e
bevande, sfrenate danze dionisiache..il previdente
ristoratore, paventando un tragico rientro alle barche,
raccoglie la maggior parte dei baccanti su capiente
barcone e li recapita a domicilio..chi ora alzasse lo
sguardo al cielo vedrebbe la nitida cupola stellata
(l'unica di questa crociera).


23/5 mercoledì: da oggi in poi cade la piatta, che si
attaccherà sulle chiglie come una cozza.perciò non si
favella di navigazione.ad ogni buon conto valeva la pena
di atterrare a Iraklia, dove la terra è talmenta intrisa
di essenze che ancora adesso la mangerei.
Francamente ho visto anche io più restii soddisfatti.
Finale Champion Leaughe, mini corrida, megalà tavolata e
poi verso le 3,supportatato dal figlio di qualcuno,
risucchio di spaghi alle melanzne (complimenti allo chef)
da tempo avanzati.

In tempo reale: sono stanco d'esser ripetitivo, poi dal 24
si andrà sempre a motore; ed alla fine ho il sospetto che,
ns. malgrado, ci siamo ridotti come i famigerati Ispettori
della guida MICHELIN, cerca il ristorante, magna ed
attribuisci mezza stella.

Sintesi: 24/5: Denhoussa, 25/5 Schenoussa, 26/5
Paros.Atene


 07/06/2007 14.21